IL N. 5 DI MAGGIO 2022 DE il PuntO  (leggilo/scaricalo qui)

LA PRIMA PAGINA DI QUESTO NUMERO 

LA FESTA DELL’EUROPA NELL’ISOLA DEL CONFINO

Il nostro futuro. Un’Europa di pace, sociale, dei diritti, del lavoro,  il tema al centro dell’incontro che si è tenuto il 9 maggio scorso a Ventotene dove i Padri fondatori nel 1941 scrissero il     MANIFESTO DELL’EUROPA UNITA documento fondamentale per lo sviluppo dell'idea federalista europea,la BIBBIA DELL’EUROPEISMO LIBERO E DEMOCRATICO.
Una delegazione composta dal Partito Socialista, il capodelegazione Pd al Parlamento Europeo e il coordinatore nazionale di  Art.1 si è recata per rendere omaggio alla lapide di Altiero Spinelli, uno dei fondatori del Manifesto, e alla mensa che Sandro Pertini gestiva per i confinati socialisti. In rappresentanza del Partito sono intervenuti, oltre al segretario nazionale Enzo Maraio, la responsabile Esteri Pia Locatelli e la presidente del Consiglio Nazionale dei Giovani Maria Pisani.
Maraio nel suo intervento ha ribadito: “Oggi come allora è necessario tenere alti i valori dell’Europa unita e solidale. Riaffermare i principi che hanno ispirato i Padri fondatori, su questi valori dobbiamo vincere la sfida che è lo spartiacque per definire il ruolo dell’Europa nel mondo e il modello economico di Europa che vogliamo costruire. Bisogna prepararsi a difendere i cittadini dalle crisi già in atto come quelle sanitaria, energetica ed ambientale, per tutelare il nostro futuro. Nel testo del Manifesto di Ventotene traspaiono le ideedi FilippoTurati che già nel 1896 nel suo primo discorso alla Camera auspicava che gli Stati Uniti d’Europa dovessero essere una tappa verso gli Stati Uniti del mondo”.
L’isola a sud di Ponza, un lembo di terra lungo 2700 metri e largo meno d'un terzo, oggi  sinonimo di europeismo, ospitò ciò che può definirsi il gotha dell'opposizione al regime fascista: socialisti, anarchici, repubblicani, militanti del Partito d'Azione e antigovernativi senza bandiera, ritenuti pericolosi per lo Stato e irriducibili. Il regime fascista per tredici anni riunì coattivamente sull’isola donne e uomini coraggiosi per svilirli e umiliarli nella loro dignità, ma inconsapevolmente la trasformò in un’occasione irripetibile per la storia futura del nostro Paese. Da luogo di umiliazione si divenne luogo di testimonianza e di riscatto per tutti coloro che, opponendosi alla sopraffazione, decisero di difendere con dignità le proprie idee. Ottocento confinati politici, ben sorvegliati da trecentocinquanta fra militi fascisti e poliziotti.
Vi soggiornarono anche alte personalità non gradite al regime come Sandro Pertini arrivato a Ventotene dopo complesse peripezie carcerarie. Il federalista europeo Altiero Spinelli, Ernesto Rossi della Brigata partigiana Giustizia e Libertà ed Eugenio Colorni - socialista e antifascista, uno dei massimi promotori del federalismo europeo - si dedicarono alla stesura del Manifesto.
Le tragedie del Continente sono nate tutte dai nazionalismi e dagli egoismi dei singoli Stati sovrani”. (Eugenio Colorni)

 9 MAGGIO. UNA DATA STORICA

Ci sono eventi partecipando ai quali ti senti di essere dentro la storia. Questo è il sentimento intenso che ho provato partecipando alla cerimonia di chiusura della Conferenza sul futuro dell’Europa che si è tenuta a Strasburgo. Quando sono stata invitata mi sono sentita onorata ed insieme orgogliosa di esserci in un momento storico per l’Europa. Questa Conferenza è stata un esercizio unico di cittadinanza europea, un impegno per colmare il divario tra le aspettative di tutti e tutte noi e quello che l’Europa deve fare per essere all’altezza dei valori su cui si regge. Si tratta di un momento storico e ora serve accelerare la proposta del Parlamento europeo per la convocazione di una Convenzione per la revisione dei Trattati comunitari e il superamento del voto all’unanimità. Un passo necessario da fare presto, anzi prestissimo! (Pia Locatelli, responsabile Esteri)

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