Prove di dialogo a sinistra su alleanze e alternativa di governo
(da Ravennanotizie.it, mercoledì 25 Luglio 2018)
A Santa Lucia (Faenza) confronto Psi, Pd, Art.1-Mdp, Radicali e liste civiche di sinistra


Da sinistra Emiliani, Ortolani, il moderatore del dibattito, Bragagni, Pasini, Rontini, Amadori e Manzoli

Confronto, idee e proposte per un nuovo presente: questo il tema dell'interessante confronto che si è tenuto ieri
martedì 24 luglio alla festa dell’unità di Santa Lucia presso Faenza. Si è trattato di un dibattito a più voci - con ben otto interventi - sul futuro della sinistra e l’alternativa di governo che oggi non c’è. Hanno partecipato per il PD il presidente della Provincia e Sindaco di Ravenna Michele de Pascale e il consigliere regionale Manuela Rontini, il vice segretario regionale Psi Francesco Bragagni, il segretario provinciale Art. 1 - Mdp Ravenna Luca Ortolani, il coordinatore di Radicali Italiani Romagna Davide Amadori; e inoltre i consiglieri comunali delle liste “Ravenna In Comune” Massimo Manzoli, “L’Altra Faenza” Angelo Emiliani, e “Futura” di Rimini Luca Pasini.
Difficile riassumere il dibattito molto ampio e articolato. Il tema al centro dell'incontro è stato certamente quello di provare a riannodare il dialogo a sinistra dopo la batosta storica nelle urne del 4 marzo, il punto più basso forse raggiunto dalla sinistra nella storia recente.
Da qui sono scaturite le analisi - diverse - sulle cause della sconfitta, con la volontà comune in ogni caso di evitare
recriminazioni e rancori sul passato (Rontini). Cosicchè tutti hanno convenuto sui tanti errori commessi dalla sinistra e dal centrosinistra, anche i due esponenti del PD, de Pascale e Rontini. Errori nell'ascolto e nella comprensione dei problemi dei cittadini, soprattutto di chi era più colpito dalla crisi. Errori di narrazione e di gestione. Errori nelle scelte strategiche. Subalternità al capitalismo liberista e poca politica di sinistra, ha detto il socialista Bragagni. Troppa autorefenzialità e chiusura nell'autosufficienza da parte del PD, gli ha fatto eco il radicale Amadori. Politiche insufficienti sui migranti e sbagliate sul lavoro ha insistito Ortolani di Articolo Uno. Mentre Manzoli di Ravenna in Comune ha ricordato la frattura del referendum costituzionale che ha spaccato la sinistra. Abbiamo sbagliato
tutti, nessuno escluso aveva esordito de Pascale. E nessuno può tirarsi fuori dalla crisi complessiva della sinistra.
Analisi diverse, si diceva. Ma una volta tanto non sono volati gli stracci a sinistra. Pur fra forze così diverse, anche sulle ragioni della sconfitta è prevalsa la spinta ad ascoltarsi e a spiegare le proprie ragioni con calma. È già qualcosa.
Anche sul futuro, sulle alleanze, sull'alternativa che non c'è e che è da costruire, tante le idee, non sempre componibili e riconducibili a un disegno unitario. Ma siamo ancora alle prove tecniche.
Michele de Pascale ha parlato della necessità non di mettere semplicemente insieme i reduci della sconfitta del 4 marzo (un fronte) per fare argine alla destra, ma di produrre un grande cambiamento di pensiero, di cultura e di idee per costruire una proposta nuova del campo del centrosinistra all'altezza dei tempi. Sui migranti. Sullo sviluppo economico e sul lavoro. Sui servizi e sul welfare.
Su questa linea d'accordo anche socialisti e Articolo Uno, che ha sottolineato l'esigenza di una battaglia in Italia e in Europa, perchè la dimensione dei problemi è europea, in un'Europa che deve cambiare e deve diventare sociale e solidale.
Manzoli di Ravenna in Comune ed Emiliani di L'Altra Faenza hanno parlato della disponibilità al dialogo anche in prospettiva locale - perchè a breve si voterà per il rinnovo di molte amministrazioni locali, fra cui quella di Faenza - ma hanno ribadito che molte cose devono cambiare nell'atteggiamento e nelle scelte amministrative del PD, per poter immaginare un'alleanza anche in sede locale.
Si è parlato dei Cinque Stelle e su questo punto si sono evidenziati i differenti punti di vista fra un Manzoli molto aperto al dialogo e una Rontini che ha parlato dei grillini come dell'avversario da combattere qui e ora al pari della Lega. Unanime invece il giudizio estremamente negativo sulla Lega di Salvini.
Dopo un'ora e mezza di parole, l'ultima parola della serata è toccata a Manuela Rontini che ha provato a tessere il difficile filo del dialogo a sinistra, affinchè non si spezzi, non nascondendo le differenze e le difficoltà, ma augurandosi altri momenti come questo di Santa Lucia per approfondire il confronto e verificare proposte e idee per un futuro comune, se verrà.
A cura di P. G. C. (fonte Ravennanotizie.it, che si ringrazia)
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